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martedì 8 dicembre 2020

Influenza di Dante nelle lettere ebraiche

"Influenza di Dante nelle lettere ebraiche"
Relatore Prof. Asher Salah 
Associate Professor presso il Dipartimento di Storia e Teoria 
dell'Accademia di Belle Arti Bezalei Docente Università ebraica di Gerusalemme
Mercoledì 16 dicembre ore 18.00 
Zoom Meeting https://us02web.zoom.us/j/5380962102 - Passcode : Dante 


sabato 5 settembre 2020

Gli scavi del tunnel del Kotel raccontati da Dan Bahat


Gli scavi del tunnel del Kotel 

Conferenza dell’archeologo Dan Bahat che ha portato alla luce 
la parte sotterranea del Muro del Pianto


Gli scavi del tunnel del Kotel 

Conferenza dell’archeologo Dan Bahat che ha portato alla luce la parte sotterranea del Muro del Pianto

Dan Bahat, studioso israeliano, autore del volume L’Atlante di Gerusalemme e archeologo ufficiale degli Scavi di Gerusalemme, del Tunnel e di Masada. Profondo conoscitore delle vicende della “Città Santa”, annovera tra le sue più importanti scoperte quella del tunnel che è alla base del Kotel (il Muro Occidentale). Ha condotto gli scavi e fatto riemergere i resti del Primo e del Secondo Tempio, cioè quello distrutto da Nabucodonosor II nel 586 a.C. e quello di Erode, dei periodi bizantino e romano.                                           
Nato in Polonia, con la famiglia emigra nel 1939 a Tel Aviv. Ha conseguito una laurea in Archeologia e Storia ebraica e il dottorato di ricerca, sotto la supervisione di Joshua Prawer, presso l’Università ebraica di Gerusalemme sulla Topografia e toponomastica di Gerusalemme durante le crociate. Tra il 1963 e il 1990 lavora presso il Dipartimento delle Antichità del governo israeliano. Ha insegnato presso l’Università Bar-Ilan e l’Uniniversità di Toronto. Nel 1992, Dan Bahat pubblica gli studi sui reperti archeologici dell’IAA (che divenne nota come la più grande pietra bugnata trovata fino ad oggi in Israele che è collocata a circa 10-12 metri sopra la base del recinto del Muro Occidentale del Monte del Tempio). La pietra che ha le dimensioni di 13,6 m  di lunghezza, 4,6 m di profondità ed è alta 3,5 m, si stima che pesasse circa 517 tonnellate (il terzo blocco di pietra conosciuto nel mondo per grandezza, utilizzato in una costruzione).


Dani Karavan incontra Giuliano Gori

Dani Karavan incontra Giuliano Gori
Giovedi 21 maggio 2020 - ore 18,30
Presentano Lucia Livatino e David Palterer
Presidente e  Co-Vicepresidente Ass. di Amicizia Italia-Israele di Firenze, Prato, Pistoia

Modera Marco Tonelli
Critico d’arte e Direttore di Palazzo Collicola/Galleria d’Arte Moderna di Spoleto



L’incontro virtuale promosso dalla Associazione Amicizia Italia Israele intende far emergere tanti punti d’incontro tra due personaggi che si sono conosciuti alla Biennale di Venezia del 1976.


Dani Karavan ha studiato prima con Marcel Janco, dopo alla Bezalel Accademy a Gerusalemme poi all’Accademia di Belle Arti a Firenze e alla grande Chumière a Parigi. Artista già di notevole fama in Israele per aver realizzato nel 1966 il monumentale basso rilevo alla Knesset, il Parlamento dello stato di Israele, e il Monumento nel Negev 1963-68, opere da considerare pietre miliari dove è maturato il suo linguaggio poetico e che hanno sancito la sua partecipazione alla Biennale del ’76, occasione che lo lancia verso un riconoscimento internazionale. Spesso i suoi lavori sono dialoganti, legati ai luoghi o ai progetti architettonici diventando identitari del luogo.

Giuliano Gori in giovane età scopre la passione per le  espressioni rinnovate dei linguaggi artistici nell’importante periodo post bellico, attraverso l’assidua partecipazione agli eventi e alla frequentazione con gli artisti artefici delle forze creative di avanguardia. Gori matura un’esperienza prima, da “collezionista tradizionale” con sede, tra 1961-70, nel centro storico di Prato, poi si trasferisce alla Fattoria Celle dove inizia, tra i primi al mondo, ad interessarsi all’arte ambientale, ovvero  al “Site -specific”. Oggi la Fattoria di Celle è tra le più rinomate collezione del genere al mondo, l’unica dove si è consolidato uno straordinario rapporto tra l’artista e il committente, tra l’opera d’arte, il paesaggio e la natura. Quella Biennale è il momento propizio, nel quale Dani e Giuliano hanno stretto la loro indelebile amicizia.


Visita virtuale a Gerusalemme e Tel Aviv a cura di Angela Polacco



E' MORTO LO SCULTORE DANI KARAVAN

DANI KARAVAN, l'uomo e l'artista. Nelle sue opere un messaggio di pace di David Palterer A Firenze Dani Karavan è ricordato da molt...